17 Aprile 2025

Paralisi di Bell: diagnosi, trattamento e riabilitazione completa

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Paralisi di Bell: diagnosi, trattamento e riabilitazione completa

 

La paralisi di Bell rappresenta la forma più comune di paralisi facciale periferica, caratterizzata da un’improvvisa debolezza o paralisi dei muscoli di un lato del viso. Si tratta di una condizione a eziologia prevalentemente idiopatica, spesso associata a infezioni virali, che può determinare un significativo impatto sia funzionale sia psicologico per il paziente.

Sebbene nella maggior parte dei casi l’evoluzione clinica sia favorevole, il recupero completo può richiedere tempo, costanza e un intervento riabilitativo mirato. Un trattamento tempestivo, multidisciplinare e personalizzato è essenziale per favorire la rigenerazione del nervo facciale, prevenire complicanze secondarie e promuovere il ripristino dell’espressività mimica.

 

Che cos’è la paralisi di Bell?

La paralisi di Bell è una disfunzione acuta del nervo facciale (VII nervo cranico), che controlla i muscoli della mimica facciale, le ghiandole salivari e lacrimali, parte della sensibilità gustativa e l’udito. Quando questo nervo viene infiammato o compresso, smette di funzionare correttamente.

Cause principali:

  • Infezioni virali (herpes simplex, herpes zoster)
  • Stress o traumi locali
  • Disordini autoimmuni
  • Ipotermia o esposizione a correnti d’aria fredde
  • In alcuni casi, l’origine è idiopatica (cioè sconosciuta)

 

Sintomi più comuni

I sintomi si manifestano generalmente in modo acuto e raggiungono il picco entro 48-72 ore. Tra i più frequenti:

  • Debolezza o paralisi improvvisa di metà volto
  • Occhio che non si chiude completamente (lagoftalmo)
  • Bocca che tende a cadere da un lato, con perdita di saliva
  • Difficoltà a mangiare, bere e parlare
  • Alterazione del gusto nei due terzi anteriori della lingua
  • Dolore retroauricolare (dietro l’orecchio)
  • Iperacusia (sensibilità ai suoni)

 

 

Diagnosi: escludere altre patologie

È essenziale distinguere la paralisi di Bell da altre forme di paralisi facciale, come quelle causate da: ictus cerebrale, tumori del nervo facciale o dell’angolo ponto-cerebellare, sindrome di Ramsay Hunt (infezione da herpes zoster), malattie demielinizzanti, come la sclerosi multipla.

Il medico può richiedere esami strumentali come RMN encefalo, elettromiografia (EMG) o test di conduzione nervosa per valutare il grado di danneggiamento del nervo.

 

Trattamento

Il trattamento iniziale standard include:

  • Corticosteroidi orali (prednisone): riducono l’infiammazione e il gonfiore del nervo
  • Antivirali (aciclovir, valaciclovir): utili se si sospetta una causa virale
  • Lacrime artificiali e protezione oculare: per evitare secchezza e danni alla cornea

Ma, come dimostrano numerosi studi, il recupero ottimale si ottiene abbinando la terapia farmacologica a un programma riabilitativo precoce e personalizzato.

 

Riabilitazione: il cuore del recupero

Presso il Centro Il Sole, proponiamo un approccio integrato che coinvolge fisioterapisti, neurologi, logopedisti, per aiutare il paziente a recuperare non solo la funzione motoria, ma anche l’equilibrio relazionale.

  1. Valutazione individuale

Ogni percorso riabilitativo inizia con una valutazione funzionale dettagliata, come analisi della simmetria facciale a riposo e in movimento, scala di House-Brackmann per valutare il grado della paralisi, identificazione di eventuali sinchinesie (movimenti involontari associati), esecuzione del test di forza muscolare e mobilità dei distretti facciali.

  1. Terapia fisica personalizzata

Il programma riabilitativo può includere esercizi di motricità facciale: attivazione graduale dei muscoli del viso, tecniche di mirror therapy per aumentare il controllo motorio, lavoro sulla simmetria e sulla dissociazione dei movimenti. Massoterapia e stretching che include: tecniche manuali per ridurre tensioni e rigidità e prevenzione di retrazioni muscolari e aderenze. Stimolazione elettrica neuromuscolare (TENS/NMES): utile nelle fasi iniziali se non vi è contrazione volontaria, da eseguire solo sotto controllo specializzato. Biofeedback e rieducazione sensoriale: uso di tecnologie per aiutare il paziente a percepire e correggere i movimenti, favorisce il recupero della sensibilità e la precisione motoria

  1. Supporto logopedico

Se sono presenti disturbi della fonazione o della deglutizione, viene attivata una presa in carico logopedica che consiste in tecniche per migliorare la pronuncia, l’articolazione e il tono muscolare orale ed educazione alla deglutizione sicura e funzionale.

 

Tempi di recupero e prognosi

Il 70-80% dei pazienti recupera completamente entro 3-6 mesi. Tuttavia, alcuni fattori possono allungare i tempi di recupero come l’età avanzata, paralisi totale all’esordio, assenza di miglioramenti nelle prime settimane, patologie sistemiche (come diabete).

Il nostro obiettivo è intervenire presto e in modo mirato, per massimizzare le possibilità di un recupero completo e funzionale.

 

Conclusione: il volto che torna a sorridere

Affrontare la paralisi di Bell è una sfida, ma non una condanna. Con un intervento tempestivo, una diagnosi corretta e un percorso riabilitativo strutturato, è possibile riappropriarsi della propria espressività e della qualità di vita.

Il Centro Il Sole si propone come punto di riferimento qualificato per il trattamento della paralisi di Bell, offrendo un percorso terapeutico integrato basato su evidenze cliniche aggiornate e tecniche riabilitative avanzate.

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